L’acqua svolge un ruolo fondamentale all’interno del nostro organismo, ci mantiene idratati e permette agli organi di funzionare e svolgere correttamente le proprie funzioni.
Da tanti anni le aziende hanno trasformato l’acqua in un business, sono tante le persone che bevono l’acqua in bottiglia preferendola a quella di rubinetto, ma è davvero migliore?
A scopi pubblicitari e commerciali, l’acqua in bottiglia viene presentata come un prodotto più sano, ma in realtà, sono molte le aziende che vendono acqua di bassa qualità anche a prezzi molto alti.
Inoltre, c’è il fattore inquinamento: anche se molte aziende puntano moltissimo sul riutilizzo e il riciclaggio delle bottiglie di plastica, non sempre questo avviene.
L’acqua del rubinetto non è sempre sicura al 100%, per consumarla deve essere potabile e molto dipende anche dal trattamento che riceve, ma un ulteriore convenienza arriva dai vantaggi dei depuratori per l’acqua ad uso domestico.
Infatti, i comuni di appartenenza trattano e controllano periodicamente l’acqua affinché sia microbiologicamente sicura, ma al trattamento dell’acqua del rubinetto di casa fatto dagli acquedotti, si può aggiungere l’azione di depuratori domestici che lavorano sulle componenti da migliorare.
I sistemi di depurazione d’acqua domestica sono sostanzialmente tre: filtrazione d’acqua, addolcitore acqua e osmosi inversa.
In base alle proprie esigenze, è possibile scegliere quello più adatto al rubinetto di casa, le differenze sostanziali sono legate al sistema di filtraggio, ma ogni sistema ha la sua efficacia.
Acqua in bottiglia: 3 motivi per evitarla
È chiaro che grazie ai depuratori d’acqua domestici è possibile bere dal rubinetto avendo la certezza di avere un’acqua sicura, pulita e filtrata, ma se avete ancora dei dubbi sul perché dovreste evitare l’acqua in bottiglia, eccovi 3 buoni motivi.
Bottiglie di plastica non ecosostenibili
La maggior parte delle bottiglie di plastica in commercio non sono biodegradabili e amiche dell’ambiente come molte industrie vogliono far credere.
Anche se sono state attuate campagne di riciclaggio per ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente, si è solo assistito a una minima risoluzione, non sufficiente a risolvere il problema.
Inoltre, le bottiglie biodegradabili non si decompongono facilmente come potrebbe sembrare, ma semplicemente, contengono meno plastica rispetto ad altre.
L’acqua in bottiglia può non provenire da sorgenti
Troviamo spesso sull’etichette delle bottiglie la fonte o la sorgente dalla quale proviene l’acqua, ma questo non vuol dire che sia sempre così o che sia pura al 100% o migliore.
Una piccolissima percentuale dell’acqua in bottiglia arriva davvero da sorgenti e fonti, mentre una più elevata proviene da rubinetti presenti all’interno delle industrie che viene comunque filtrata e trattata. La differenza con quella del rubinetto di casa è che quella in bottiglia è più costosa.
Le bottiglie di plastica possono contenere tossine
La plastica usata per la produzione delle bottiglie è senza BPA, che è meno tossica rispetto ad altri tipi, ma questo non vuol dire che non siano presenti altri componenti chimici che possono trasferirsi nell’acqua se le bottiglie restano esposte a fonti calore.
Basti pensare al periodo estivo, quando centinaia di casse d’acqua in bottiglia di plastica restano ore ed ore al sole, prima di essere portate all’interno dei magazzini.
Conclusioni
Per una soluzione ecosostenibile e sicura per l’ambiente e per la salute, è meglio preferire l’acqua di rubinetto che, oltre ad essere filtrata e controllata dagli acquedotti che la forniscono, può ricevere i vantaggi dei sistemi di depurazione casalinghi.